“Kamooon” Hart: il commiato speciale del portiere al Grande Torino

Al Grande Torino cala il sipario sull’esperienza granata di Joe Hart che saluta i tifosi e si congeda tra gli applausi dei  suoi tifosi

È stato bello finché è durato. Si può chiudere così l’esperienza al Toro di Joe Hart che ieri sera davanti ai tanti tifosi del Grande Torino ha vestito per l’ultima volta la maglia granata. Sembra ieri che i portiere inglese usciva sul balconcino della sede di via Arcivescovado con al collo la sciarpa granata, accolto da una folla in festa che di lì a poco si sarebbe innamorata di Hart e del suo “Kamooon”. È passata un’intera stagione da quel giorno. Una stagione vissuta tra alti, tanti, e bassi, con qualche errore di troppo che forse non ci si aspettava da un portiere del suo calibro ma anche con una grinta e una semplicità che lo hanno reso uno dei beniamini del popolo granata. Sul terreno del Grande Torino è quindi andato in scena l’ultimo capitolo di un romanzo dal finale già segnato da tempo: l’ingaggio del portiere era davvero troppo alto per sperare in una sua permanenza in maglia granata anche per il prossimo campionato ma l’esperienza del portiere inglese ha indubbiamente lasciato il segno. Lo dimostrano i minuti iniziali dell’ultima giornata di campionato, con il pubblico che ha applaudito e salutato Hart al suo ingresso in campo per il riscaldamento, ma soprattutto il finale di questa serata.

Il Toro vince, chiude in bellezza il campionato e Hart, dopo una partita illuminata da un paio di belle parate che non gli impediscono però di incassare tre reti sulle quale, va detto, il portiere è incolpevole, può dedicarsi ai saluti. Prima il giro di campo insieme ai compagni, il saluto alla Maratone e alla Primavera, i cori che urlano il nome di Joe Hart affiancato a quello di Andrea Belotti, e poi la sua personalissima e individuale corsa sotto la Maratona. Mentre i compagni rientrano negli spogliatoi, Joe torna davanti ai suoi tifosi, regala sorrisi e saluti ma soprattutto i suoi guantoni. L’ultimo pensiero di una storia breve ma vissuta intensamente: dall’accoglienza al suo arrivo sotto la Mole, ai primi errori di italiano che hanno fatto tanto sorridere i suoi tifosi. Da quell’abbraccio al bambino in campo fino all’inaugurazione del Filadelfia. Adesso il sipario cala davvero sul campionato, sul Toro e sulla sua esperienza in granata. Non resta che augurare in bocca al lupo al portiere inglese e urlare, per l’ultima volta, “Come on Hart!”.